Giulia Costantini, la prostituta che scrive letteratura erotica

Giulia Costantini, la prostituta che scrive letteratura erotica

15 Aprile, 2020 Marcel

I suoi genitori morirono contemporaneamente inun incidente stradale. A partire da quel momento la sua vita cambiò totalmente. Senza introiti, senza studi e prospettive, alla giovane età di 18 anni Giulia aveva già le idee chiare: “se non volevo morire di fame dovevo prostituirmi”. Fu così che iniziò a lavorare come ragazza di compagnìa a Padova. La sua prima volta, come racconta, fu molto più facile di quanto pensava. Si disinibì completamente tanto che anche il suo primo cliente le disse che si notava che aveva molti anni di esperienza, mentre invece in realtà era la sua prima volta come prostituta.

Da quel momento in poi, i clienti andavano e venivano, e lei era sempre più convinta di aver preso la decisione giusta e che aveva trovato un modo per sopravvivere riuscendo ad uscire da una situazione che sembrava davvero complicata.

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I suoi primi racconti erotici

Forse a mò di diario, o magari come sfogo personale, Giulia Costantini iniziò a prendere l’abitudine di scrivere il racconto di ciò che succedeva durante i suoi incontri con sconosciuti a Padova, e non appena  i clienti se ne andavano prendeva carta e penna ed iniziava a raccontare i fatti.

Raccontava tutti i dettagli, e parlava di quello che facevano e come lo facevano, di quali fossero le sue sensazioni, se lei provava qualcosa per il suo cliente, se c’era feeling, o se era semplice lavoro e niente più.

Alcuni dei suoi clienti le chiedevano addirittura una copia di ciò che scriveva per leggerlo, e fu così che iniziarono a soprannominarla “la prostituta dei racconti”, anche se sicuramente di racconto c’era molto poco.

Cresce in lei la passione di scrivere

Con il passar del tempo, si diede conto che il fatto di scrivere racconti erotici la appassionava profondamente. Arrivò addirittura al punto da chiedere ai suoi clienti di interrompere il coito per scrivere una frase che le era venuta in mente proprio in quell’attimo. Bisogna dire però che in cambio regalava loro tra i 15 ed i 30 minuti di tempo extra, per cui alla fine il cliente accettava sempre di buon grado.

Dopo alcuni anni come prostituta, decise di voler pubblicare la sua prima novella erotica che, inoltre, sarebbe stata anche una sua autobiografia come prostituta. Fu così che scelse, per un periodo di sei mesi, di ricevere un solo cliente al giorno, e di passare il resto della giornata a raccontare quest’incontro sessuale con molta attenzione ad ogni particolare.

Nonostante tutto Giulia vuole continuare a lavorare come prostituta

A chi le chiedeva se aveva quindi pensato di lasciare la prostituzione nel caso in cui la novella avesse avuto esito, lei rispondeva con un rotondo no. Poi entrò più nei dettagli, e spiegò che tutta l’immaginazione erotica che lei possiede funziona soltanto grazie al morbo che provoca il fatto di fare sesso con estranei, in posti totalmente diversi uno dall’altro, e che se lei non prova queste sensazioni non riesce a scrivere, che è oggi la sua grande passione.

Quello che ha ottenuto in seguito alla pubblicazione del suo libro, è stata una gran quantità di clienti di ceto alto. “Molta gente ha letto il mio libro ed apartira da lì ha mostrato interesse per me. Mi chiedono che racconti la mia relazione con loro, e poi leggerla sul libro”.